
Titolo: Siamo solo amici
Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 2011
Genere: Romanzo
Trama
Giacomo è un portiere d’albergo veneziano. Rafael è un ex portiere di calcio brasiliano. L’essere stati davanti a una porta è l’unica cosa che hanno in comune: lontani di età, di carattere, di trascorsi. Ma sono entrambi a un appuntamento con il destino.
Il primo sta per rivedere quella che crede la donna della sua vita, dopo cinque anni di attesa: una signora di Torino sposata e benestante – il suo mantra è “non si bada a spese” eternamente in conflitto tra i precetti religiosi e quelli astrali.
Il secondo è all'inseguimento di un’attrice di telenovela in fuga dal personaggio che le ha rubato l’anima: Carmelinda Dos Santos. In un incontro casuale, e a volte surreale, Giacomo e Rafael si aiuteranno a vicenda a capire chi sono veramente e cosa desiderano, instaurando un rapporto speciale e a tratti equivoco, in cui entrambi dovranno mettere in discussione se stessi e le proprie certezze. A sparigliare i piani, in una storia di sapore squisitamente teatrale, ci si metteranno una prostituta d’alto bordo che pensa di assomigliare a Gesù e una giovane cassiera ostaggio della famiglia meridionale e dei look di Lady Gaga.
ullo sfondo, oltre il viavai dei clienti che transitano dall’hotel, una Venezia tratteggiata come un acquerello, lontana dalle vedute da cartolina, in cui la gente parla ancora in dialetto, ha paura degli stranieri e non sa rinunciare a un prosecco prima di cena. Siamo solo amici è una commedia agrodolce sulla difficoltà di comunicare e sulle possibilità di amare. E mentre la memoria si diverte a giocare brutti scherzi ai protagonisti, sarà solo l’istinto a salvarli, tra sorrisi e lacrime.
Ammetto l’ignoranza di chi non conosceva questo autore che scopro aver pubblicato numerosi libri, tra cui una biografia di Eros Ramazotti (che temo vivamente di non poter leggere!!).
Nel complesso il romanzo si legge che è un piacere, caratterizzato principalmente da una fluidità lessicale che contraddistingue quei libri tanto lapidari quanto veloci, che rubano i ritagli di tempo di qualche serata trascorsa acciambellati sul divano.
Piacevoli gli intercalari in dialetto veneziano che arricchiscono il libro e che consentono una maggiore contestualizzazione della storia, per contro non posso lodare la capacità descrittive di Venezia. Il romanticismo e la bellezza senza tempo che contraddistinguono questa città, obbligano, chi si approccia a parlare di lei, ad avere un quadro ampio, completo, ricco, denso del contesto e soprattutto dei dettagli che la rendono così unica, del resto si tratta di una città troppo particolare per poterla descrivere per sommi capi.
In controtendenza rispetto alla definizione dei tratti della città, troviamo la descrizione dei personaggi: precisi, puntuali, ben caratterizzati tutti pregi che li rendono “reali” e incentivano il lettore ad affezionarsi a loro, percependoli come “vicini”.
Personalmente credo che ogni personaggio sia un micro protagonista e divenga un fidato complice per la definizione del punto focale del romanzo: l’amore, in tutte le sue straordinarie sfaccettature. Da una parte troviamo l’amore comprato e venduto, dall'altra il tradimento, l’idealizzazione dell’innamoramento, ma anche l’amore platonico e mai svelato, e ancora la sbandata passeggera e l’amore maturo, per finire nella forma più sincera e disinteressata d’amore: l’amicizia.
Una parola va, assolutamente, spesa a favore del finale: potrei definirlo inatteso, inaspettato, straordinario, imprevedibile, inimmaginabile, inconcepibile… Eppure è quello ed è lì solo per lasciare di stucco il lettore!
In tutta franchezza, ammetto che non siamo di fronte ad un libro impegnativo e dubito che sarà in grado di segnare la vostra esistenza arrogandosi di diritto un posto privilegiato nella vostra libreria (almeno, nel mio caso, non è stato così) però, nel complesso, si rivela un buon amico per trascorrere qualche ora in spensieratezza.
Consigliato a…
Vuole approcciarsi ad un romanzo lineare, fluido, divertente nella sua semplicità.
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