lunedì 11 settembre 2017

Sospesa di Deanike

Sospesa
Daenike
Self
Autoconclusivo

Trama:

Lulu ha perso tutto… sospesa.
Colpevole?
Innocente?
Parigi, romantica e crudele, fa da cornice a una grande storia d’amore.
Ma Gerard non è l’uomo che Lulu conosceva: sguardo d’acciaio e, dentro, un fuoco che brucia di rancore. Lui è crudele, distante, inaccessibile. La sua è la lotta di un uomo che rinnega la vita.
Colpe da espiare, distanze che fanno male, anime trasfigurate e poi… la carne, che rivendica il proprio ruolo, parla una lingua atavica fatta di passione e la ragione cede a desideri torbidi ed eccessi.
È la battaglia di una donna che rivuole la propria esistenza, una donna determinata, ferita. Pronta a tutto, anche alla vendetta, disperata e dolce come l’amore.







“ Con la morte il dolore svanisce in fretta, i pensieri si fanno veloci, rarefatti, non assillano, e si vede tutto con impietosa chiarezza. Davanti alla morte ogni cosa assume il giusto peso, si attribuisce l’onesto valore a ciò che in vita è pena e a un passo dalla fine è nulla. Si lascia cadere tutto e ci si fa trascinare, la morte avvolge come una coperta e si smette di lottare. Tornare indietro invece…fa male”

E sentirà male Lulu, eccome se lo sentirà!!! Non un male fisico, a quello ormai è abituata da tempo, ma un male interiore che scava e affossa radici nel profondo. Il suo risveglio dal coma ha qualcosa di miracoloso e mai, mai ci si poteva aspettare che sarebbe stata lasciata a se stessa, in balia della confusione più totale, dove quei pochi ricordi saltano fuori a fatica…

Perché è sola? Perché nessuno chiede di lei? Sono queste le domande che l’assillano, sapere di avere un marito, due figli e non ricordarselo è per lei fonte di una pena indicibile, il non sapere poi la dinamica dell’incidente che l’ha coinvolta, la rende impotente, la fa sentire colpevole di chissà quale evento disastroso, cosa ha fatto di così tremendo da non avere nessuno attorno a lei se non il personale medico della struttura in cui è rinchiusa?

Quando ho iniziato a leggere il libro, non mi sarei mai aspettata questo coinvolgimento emotivo, non mi vergogno a dirlo ma ho pianto, di pena e di rabbia…Lulu è un’anima sofferente, non si riconosce nel corpo e nello spirito e il marito, Gerard, non fa nulla per alleviare le sue pene. Non riuscivo a capire l’odio di quest’uomo, il suo astio, il suo farle male psicologicamente quando finalmente si decide ad andare a riprendersela, vi farete delle domande così come me le sono fatta io mie Gilrs, ne sono sicurissima…ma lo giustificherete?

Lei è guarita, ha bisogno di stare con la sua famiglia, questo il consiglio dei medici, ma quando Lulu si ritrova il marito, così freddo, insensibile, cade nella disperazione assoluta.

L’unica gioia è rivedere i suoi figli, il più piccolo a fatica la riconosce, ma per loro è disposta a tutto, anche a soffrire in silenzio, per riconquistare il suo ruolo di madre, perché quello di moglie ormai non le è più consentito.

Inizia così una convivenza forzata, lei ancora debole nel corpo ha bisogno di attenzioni e il marito, almeno in questo l’aiuta, ma tutto avviene con freddezza, meccanicamente… Gerard pur provando attrazione verso di lei, cerca in tutti i modi di mettere a tacere i propri sentimenti, l’indifferenza è quello che lei si merita, vuole farla soffrire e di certo non ci andrà per il sottile!!!

“ Ti desidero ma ti odio; mi sei mancata ma non ti voglio, ti stringo per farti male…quello che tu hai fatto a me”

Lulu osserva tutto in silenzio, le mortificazioni, le offese, le ingiurie, niente è sufficiente a lenire lo strazio di un dolore che, come una voragine, la inghiotte al suo interno per poi vomitarla fuori, masticata…disciolta… subisce proprio perché non sa cosa sia successo prima dell’incidente, sente di essere colpevole e prova ad avvicinarsi al marito, facendo leva proprio su quell’attrazione fisica mai sopita.

Ma è veramente colpevole di qualcosa? Chi ha tramato contro di lei approfittando del suo coma?
Riuscirà a ritornare la Lulu bella, indipendente, felice e soprattutto a riavere la sua famiglia?
E’ una storia che, mie care Girls, amerete così come l’ho amata io. Una storia di pancia, che scombussola, che pone quesiti e che ti fa immedesimare nei personaggi.
Leggere di questa donna, di quello che subisce per amore, del suo sentirsi “ sospesa” è qualcosa che vi farà emozionare non poco, se a questo aggiungiamo anche delle scene belle piccanti, allora non potete che rimanerne soddisfatte!!!
Ho amato tutto del libro, proprio tutto, specialmente Vincent, una figura di spessore che penso abbia fatto discutere i ben pensanti ma che io ho trovato meravigliosamente perfetto!!! So che l’autrice scriverà un libro anche su di lui, non vedo l’ora di leggerlo, prevedo scintille e fuochi d’artificio!!!

Adoro il modo di scrivere di Deanike, la seguo da tempo e ogni suo nuovo libro è migliore del precedente, una scrittrice sempre in crescita, apprezzata per l’originalità delle sue storie.

Detto questo, non posso non assegnare le strameritate

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