
Autore: Stefano Zecchi
Uscita: 2008
Genere: Romanzo
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Bestseller
Ciao Girls!
Questa volta vi apro il cuore e
vi rendo partecipi di un pezzo importante di vita… Occhio, occhio, non pensate
a racconti particolarmente personali… In realtà si tratta solo di recensirvi un
libro parecchio vecchietto che però mi lascia sempre incanta e che, ogni
qualvolta lo rileggo, mi lascia sempre un buon grado di interrogativi e spunti
di riflessione… Sempre diversi. Forse perché in fondo aveva ragione il mio
insegnate di lettere: “un libro cambia significato in base al periodo in cui lo
leggi”. Niente di più vero!
Trama
II desiderio più semplice e naturale per una donna: diventare madre e costruire una famiglia. Ma un progetto tanto normale può diventare una sfida ardua, come quella che metterà alla prova la forza e la profondità dell'amore di Francesca e Andrea, i due protagonisti di questo romanzo. La loro storia vacilla, entra in una crisi che mai, prima, avrebbero potuto immaginare, e li pone di fronte a decisioni sempre più drammatiche. Può una donna rinunciare ad avere un figlio? E dovrebbe porre dei limiti alla propria volontà di procreare, quando le opportunità di fecondazione assistita le fanno sperare di esaudire il suo desiderio?
Recensione
Lo so, visto così il libro
sembra tendenzialmente pensantino e… E non nego che non si tratta esattamente
di un libricino soft da leggere sorseggiando un the e rosicchiando qualche
biscotto. No no. Questo libro ha veramente bisogno di tempo, di riflessione, di
concentrazione e soprattutto non va letto tutto d’un fiato. Deve essere preso a
piccole dosi. Sorseggiato come fosse un buon vino.
È un libro toccante,
sensibile, delicato, raffinato. Vogliamo dire di nicchia! E diciamolo pure. Un
libro di nicchia che parla di una maternità tanto cercata e desiderata da
mettere a repentaglio la vita di coppia.
Ripercorre il difficile iter
di una coppia che cerca di avere un figlio, ossessionati dal desiderio di
diventare genitori, di formare un nucleo familiare e, accecati da questo,
perdono di vista l’essenza della loro relazione… Dimenticano di essere, prima
che dei futuri potenziali genitori, una coppia: un uomo e una donna che si sono
scelti e che hanno deciso di condividere la loro quotidianità.
Il racconto si concretizza
attraverso la voce narrante maschile e quella femminile. Si riesce quindi ad
intravedere entrambe i punti di vista.
La scrittura è tendenzialmente
descrittiva, ma non annoia mai. L’innegabile capacità dell’autore consente al
lettore di non perdersi nel racconto, ma di avere sempre un quadro completo e
dettagliato della situazione. Lodevole, sicuramente lodevole, la capacità di dare
voce alla versione femminile, nonostante la penna sia quella di un uomo.
A tratti il libro è veramente
toccante e necessita di uno stato d’animo consono per poterlo leggere. È
straordinaria la capacità con cui l’autore è in grado di far emergere tutta la
componente emotiva dei due protagonisti, Francesca e Andrea che, forse, proprio
nel momento della lotta contro il destino per poter avere un figlio, si rendono
conto di non essere veramente una coppia solida come avrebbero creduto. E
allora ecco che le domande che emergono sono tante e sono le domande introspettive
che solo una introspettiva come me potrebbe porsi… Una coppia può sopravvivere
senza figli anche quando questo è il desiderio predominante? Se una coppia che
oggi vediamo felice con un figlio avesse dovuto attraversare il tortuoso
percorso dell’inseminazione artificiale sarebbe ancora in piedi? Quando è
giusto gettare la spugna e accettare che il destino, a volte, purtroppo, anche
contro la nostra volontà, sceglie per noi? Quando arriva il momento di smettere
di accanirsi? È giusto voler un figlio a qualsiasi costo, anche a discapito di
un equilibrio di coppia faticosamente conquistato? Ovviamente non vi ho trovato
risposta…
Che dire? Se, a distanza di
anni, continuo, periodicamente a leggerlo… Non posso che considerarlo sublime!
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